lunedì 29 febbraio 2016

Il mare d'inverno






 Un limite che non ha confine come uno sguardo senza fine, il mare sa regalare l'infinito, sa portarti dove vuoi senza chiedere, con il semplice filo dell'immaginazione, con il tumulto della sua passione, con la struggente danza dei suoi movimenti.
Il mare d'inverno raggiunge il cuore, ti scava dentro e fa uscire emozioni. Chi non è stato sedotto dal suo richiamo, da quell'invito sottile e fioco alla contemplazione, all'adorazione estatica, fosse anche per un fugace secondo? Che piaccia o no, almeno una volta nella vita siamo stati suoi amanti, appagati e sopraffatti, ma sereni e sollevati, leggeri come nuvole di schiuma.
Il mare d'inverno è uno spettacolo assoluto, un monologo incessante e travolgente sempre nuovo sempre diverso. Non stanca mai lo torni a fissare ancora  e ancora... 
Il suo frastuono si perpetua all'infinito pur avendo  il fascino seducente di un canto di sirena.









 E allora perché amante tradito se non traditore.... e allora perché amico umiliato se non sleale,.... e allora perché complice vilipeso se non colpevole.
E allora perché?....     .... perché forse la sua natura aiuta a lavare i nostri inganni?
Nemmeno!! No anzi gli amplifica, gli ingigantisce, gli rivomita su di noi come colpe ancora più grandi.
Allora vorrei non calpestare questa sabbia, vorrei non farmi accarezzare dai flutti insistenti, vorrei non provare questo senso di sconfitta nel vederti sopraffatto dalla sozzeria delle azioni umane, vorrei consegnarti agli sguardi come puro, limpido, incontaminato.

                Vorrei consegnare a mio figlio solo l'infinita bellezza di un mare d'inverno. 



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