venerdì 15 luglio 2022

Ali d'angelo

  A Pistoia Luglio è il mese più caldo dell'anno, alle volte così afoso ed insopportabile che non trovi pace nemmeno la notte sotto le stelle ai piedi del bosco. Ma è anche il mese delle celebrazioni cittadine che si chiuderanno con l'antica giostra dei cavalli intorno alla piazza del Duomo, insomma una molteplicità di eventi, che fino a poche anni fa avevano il massimo richiamo nelle giornate dedicate ai concerti allestiti nel medesimo luogo. Il Festival blues pistoiese è un evento riconosciuto in Italia e all'estero per gli amanti della musica e dei concerti all'aperto con artisti di alto livello, per citarne uno su tutti Bob Dylan.

Fino a qualche anno fa la kermesse canora si condensava su 3 al massimo 4 serate, mentre adesso gli eventi si spalmano un po' su tutto l'arco del mese , mantenendo vivo e più fluido l'interesse dei partecipanti . Ma faccio un  passo indietro, al tempo in cui gestivo un piccolo agriturismo sulle colline, esattamente al mese di aprile di qualche anno fa arriva la prenotazione delle camere e in un colpo solo i posti letto disponibili sono presi. Passano i mesi, passano gli ospiti, e poi eccolo arriva Luglio, col suo calore estivo , le strade ricolme di bancarelle, la piazza invasa dalle gradinate, il mercato riversato sulle vie del centro. Siamo pronti a ricevere una svariata e variopinta folla di avventori e bottegai, la città si trasforma e anche i cittadini si trasformano, il festival blues ha lo strano e magico potere di cambiarci d'aspetto, rufola nei bauli cercando abiti più morbidi che trasformino il corpo in una entità gitana, libera finalmente da quel rigore borghese che durante tutto il resto dell'anno impone la sua divisa. La città è pervasa da uno spirito anarchico e tutto all'apparenza sembra fluttuare come in una danza di farfalle.

Così arrivano anche i miei ospiti, arrivano presto, arrivano sopraffatti dal caldo inatteso, arrivano stanchi da un viaggio non brevissimo, arrivano con l'entusiasmo racchiuso in battute che a stento comprendo, arrivano curiosi di un luogo nuovo, ma che anno dopo anno, come un rito da compiere al giungere di Luglio, faranno proprio come casa. Arrivano portando nuove parole e nuovi gesti, un dialetto che cammina stretto e chiuso nelle vocali, oscuro nei termini e capovolge quell'incedere franco e superbo del toscano. Arrivano con in dono l'amicizia che ha tutto il gusto della loro terra, la offrono dentro a gesti così spontanei da sembrarmi irreali. E ancora oggi quando ripenso ai loro soggiorni qui, non posso non tornare all'immagine di quelle ali d'angelo disegnate davanti casa sul brecciolino di sassolini caldi e polverosi, come quelle che i bambini fanno dopo un'abbondante nevicata sul manto soffice e bianco della neve e trarne dopo anni l'immagine di momento di gioia consegnato ai bei ricordi.


Racconti di passaggio

venerdì 22 aprile 2022

Giornata mondiale della terra


 22 Aprile 1970 viene istituita la giornata mondiale della terra e da allora col piede pigiato sull'acceleratore e gli occhi bendati dal Bisogno siamo andati avanti senza guardare mai cosa veniva lasciato alle spalle e peggio ancora sotto i nostri piedi

Che strano paradosso o che gigantesca beffa festeggiarti adesso quando come Thelma e Louise siamo lanciati a tutta birra sull'orlo del baratro.
Cara Terra sono sempre stata dalla tua parte e se adesso ci stai dando una spintina non posso certo biasimarti!!

E se la felicità, e non solo la sopravvivenza, fosse legata indissolubilmente alla protezione dell'ambiente, perchè mai dovremmo seppellirla sotto le macerie dei nostri bisogni sempre più indotti e sempre meno necessari?

Un spunto di riflessione in più me lo ha offerto la recente lettura di "Ecologia della felicità" di Stefano Bartolini così come la speranza di continuare a compiere gesti condivisi e collettivi nella tutela dei beni comuni sempre più marginali e degradati, poiché le azioni sostenibili sono quelle che proteggono la qualità della vita comune e come conseguenza diretta il nostro habitat e quello di tutti gli esseri che lo popolano, sottraendolo al convincimento ormai ben troppo radicato dell'incapacità di cooperazione a favore dell'isolamento e dell'individualismo.

domenica 28 novembre 2021

Prima domenica dell'Avvento

Oggi comincio con le decorazioni natalizie


Non è mia consuetudine anticipare i tempi, anzi tutt'altro, sono solita arrivare tardi, inconsapevolmente o di proposita scelta, infatti è molto difficile che riesca a stare al passo coi tempi e tanto più anticiparli.
"sto un passo indietro" è una condizione mia per indole. 
Ma ad ogni regola, che si rispetti, va data la chance dell'eccezione, non è buona consuetudine negargliela, altrimenti andremmo contro ai più basilari  corollari matematici...e no!! non si fa.


Tutto questo per dire semplicemente che sono pronta con i preparativi del Natale e un po' alla volta sto allestendo questo delizioso e non convenzionale albero bianco, che oltretutto finite le festività e spogliato dei suoi addobbi rimane permanente in sala da pranzo.