E' tempo di sapori invernali quelli dei ricordi dei piatti della nonna
è tempo del profumo dell'olio nuovo appena franto e già lì sul pane abbrustolito,
è il tempo delle coccole con cibi saporiti e dalla cottura lenta come lenti i tempi che ce li
hanno tramandati.
La zuppa di pane è forse il piatto più semplice della tradizione ed in Toscana se ne conoscono varie versioni dalle più elaborate a quelle più povere e ugualmente gustose. Perché in effetti è un piatto che nasce proprio da ciò che rimane e si arricchisce man mano che si aggiunge un qualcosa in più, si mangia e si rimangia anche il giorno dopo perché è talmente buona che va benissimo perfino "RIBOLLITA".
Il re del piatto è il pane raffermo poi bagnato con un brodo saporito, unito al cavolo nero, ai fagioli, un pizzico di peperoncino e magari quando c'è la cotenna di maiale o il prosciutto per dare ancora più sapore, immancabile un filo di olio a crudo.
Ho messo in tavola un po' di idee, la base per la mia zuppa di pane e un forma di pecorino ancora fresco e dal profumo intenso, ora è il tempo di farlo riposare stagionare aspettare recuperare la pazienza dell'attesa.
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